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Roma, 01.03.04 E se domani toccasse a me?...... Quanto
accaduto all’O.G.R. di Santa Maria La Bruna, il 27 febbraio u.s., è
sintomatico del contesto del momento nel quale si dibatte il personale
ferroviario, sia a riguardo della libertà di espressione sindacale sia
per la sopravvivenza del lavoratore in ragione del mantenimento del
proprio posto di lavoro. L’intervento
della Polizia, richiesto dal Responsabile della O.G.R., al fine di evitare
anche per la seconda volta lo svolgimento di una assemblea, richiesta
dalla nostra R.S.U come previsto dalle norme, la dice lunga su quanto la
nostra Organizzazione sta subendo in ragione della non apposizione della
firma su di un contratto che si sta rivelando,ogni giorno di più,
capestro. Fortunatamente
le forze
dell’ordine, dopo aver ascoltato le motivazioni addotte dai nostri
rappresentanti, hanno consentito lo svolgimento dell’assemblea che ha
trovato nel foltissimo gruppo di presenti attenti uditori. È
stato così possibile rappresentare ai lavoratori le giuste
motivazioni che hanno condotto l’Or.S.A. a non sottoscrivere il CCNL in
vigore e gli avvenimenti che si susseguono rafforza questa decisione. A
Verona sono insorti i colleghi del Magazzino Centrale di
Approvvigionamento quando hanno verificato che nel piano industriale è
indicata la chiusura del loro impianto e di quello sito a Cervaro
(Foggia)e inviando una lettera a tutte
le OO.SS., alla Società nella veste dei Responsabili di
Trenitalia, hanno chiesto di discutere tale piano e verificarne la
fondatezza. Uno dei punti evidenziati nella richiesta d’incontro cita la
“spalmatura del personale”, relativo all’eventualità che la
chiusura dell’impianto si presentasse irreversibile, in altri settori
del gruppo F.S. attraverso riqualificazioni professionali. Fermo
restando che questa ipotesi è da tenere sicuramente in debita
considerazione, non dobbiamo dimenticare due fattori importanti della
questione in essere: primo, che non possiamo contare sul fatto che tali possibilità
possano utilizzarsi in eterno, considerato che a livello nazionale molti
impianti, manutentivi e no, si dibattono nelle stesse problematiche per
cui una volta riempiti eventuali “vuoti” ci troveremo a dover adottare
strumenti diversi (CIG? Licenziamenti?); secondo,
fattore molto più importante del primo, che questi sono posti di lavoro non saranno mai più recuperati. A
suffragare quanto affermato in questa informativa è lo studio che
Trenitalia sta effettuando per la cessione della manovra e di tutte le
biglietterie a soggetti privati utilizzando lo strumento contrattuale
previsto dall’art.11 delle Attività Ferroviarie, sulla scia di quanto
già attivato negli ultimi tempi. La
nostra Organizzazione
è la sola che, da quel fatidico e non lontano 23.1.99, ha rimarcato con
forza le negatività di quella sciagurata intesa sollecitando i lavoratori
ad una maggiore attenzione su quanto le altre OO.SS. raccontavano. È
più che mai necessario, alla luce di quanto si sta verificando, che i
ferrovieri ci diano, attraverso le loro adesioni, la possibilità di
rafforzare ulteriormente questo sindacato, così da tutelare al meglio
tutta la categoria. È
ora di svegliarsi dal torpore, domani può toccare anche te.
La
Segreteria Nazionale S.A.T.
Or.S.A. |